Immagine di copertina di Elisa Heusch
di Elisa Heusch
QUARTO OCCHIO – Per questo mese di giugno il tema centrale del nostro numero de La Redazione Online è l’Amicizia, e posso dichiarare senza alcun dubbio quanto questo sia un argomento che mi tocca da vicino nel profondo.
Potrei stare a scrivere per ore le mie ‘disquisizioni’ più varie su questa tematica, ma mi limiterò ad alcune considerazioni che sento appartenermi in profondità.
Intanto c’è da dire che ovviamente, come nel caso dell’Amore (che vi è strettamente connesso) e tutti i valori che si porta appresso, anche l’amicizia può essere di varia natura e di vario livello, ed evolve a braccetto con l’evolvere della nostra vita e delle nostre intime consapevolezze.
Senza ombra di dubbio merita un posto di riguardo speciale nella nostra esistenza ed è il motore che muove le nostre relazioni maggiormente significative, oserei dire “necessarie”.
Non riesco certamente ad immaginare la mia vita senza la centralità dell’amicizia…di certo comunque non potrei immaginarla senza alcune delle persone che ho al mio fianco, da più o meno tempo!
Il tempo e le distanze diventano relativi e si possono colmare quando i legami sono profondi.
Il mio rapporto con l’amicizia si è modificato nel corso degli anni, evolvendo appunto: non nego che in passato la mia tendenza sia stata quella di mettermi talvolta da parte ‘in suo nome’, cercando con l’arte di una diplomazia, fin troppo spiccata, di mettere sempre d’accordo le persone attorno a me, magari per ricercare un certo grado di accettazione generale, spesso soffrendone le conseguenze, oppure soccombendo di fronte a qualche invidia – sempre troppe a mio avviso, e a me l’invidia non è mai appartenuta! – alle prevaricazioni psicologiche, alla falsità mascherata o celata.
Sono sempre stata una generosa, una persona disponibilissima col prossimo, ma diciamo che ho capito a mie spese che “prenderlo in tasca” a volte è un attimo, e si può restare scottati per un po’.
Non amo più il buonismo ad ogni costo, anche perché lo ritengo il contrario dell’autenticità, ma soprattutto sono finalmente, al giro di boa dei 40 anni, in grado di distinguere per me stessa.
Distinguere chi è sincero da chi non lo è affatto; distinguere chi è ‘puro’, amorevole e disinteressato da chi invece ha soltanto subdoli secondi fini.
Distinguere le vibrazioni veramente in linea con me da quelle che invece arrivano solo in superficie e basta.
Le relazioni nascono, crescono, sbocciano…e nel corso del tempo sono in grado di rifiorire con sempre nuova linfa vitale, oppure, se viene a mancare una cura e una dedizione accorta, possono anche spegnersi e perire del tutto. E’ come un flusso, un processo di ‘selezione naturale’.
Basterebbe farne sempre tesoro, superando la delusione o il risentimento.
Non credo ci sia affatto bisogno che io faccia i nomi di coloro che stanno percorrendo il cammino a fianco a me alle mie stesse frequenze di anima, perché tanto loro lo sanno benissimo.
Mi è capitato spesso ultimamente di parlare di – ma direi meglio di sentire – una “sorellanza” che mi lega ad alcune persone in particolare. Le posso contare sulle dita di una mano, ed è già un immenso dono!
Questo si esplicita nell’avere gli stessi intrinsechi valori, nel potersi dire tutto schiettamente solo consigliando, senza alcun grado di giudizio o polemica.
Questo significa comprendersi al volo a uno sguardo, senza bisogno di parole.
Mi sento fortunatissima a possedere ciò, ma so bene che nulla è a caso e se ho questa fortuna immensa è anche molto merito mio, che ho saputo coltivare le Amicizie con la A maiuscola, facendo pulizia di qualche erbaccia nata lungo la strada, nel pieno rispetto del mio carattere e modo di essere, e di quello altrui.
Dove c’è Amicizia non può mancare l’ascolto, così come l’empatia incondizionata, e l’aiuto generoso ma mai ‘obbligato’ o prevaricante.
Grazie, grazie amiche mie per esserci per me, per sostenermi e incoraggiarmi giorno dopo giorno e per avere fiducia e riconoscenza verso ciò che posso donarvi in questo cammino.
Semplicemente grazie vita!!!